Dopo il pop kitch spruzzato di funk di False Priest (2010) e il progressive psichedelico di Paralytic Stalks (2012), e prima ancora altre decine di incarnazioni diverse, in Lousy With Sylvianbriar troviamo Kevin Barnes in uno dei suoi più riusciti travestimenti: il folk rock, ovviamente una rivisitazione nello stile inconfondibile e fuori dagli schemi degli of Montreal. Le influenze questa volta vanno da Neil Young a Bob Dylan fino ai Grateful Dead meno psichedelici, in cui mischia comunque qua e là i suoni e gli arrangiamenti che da sempre hanno intrigato Barnes, come nei coretti aciduli di Triumph of Disintegration o nelle melodie beat bowieane di She's Ain't Speakin' Now.
Lousy With Sylvianbriar è un album insolitamente adulto per una band che invece della frivolezza ha fatto un vanto, elegante, interessante e, cosa che più ci fa piacere, pieno di belle canzoni.
of Montreal - Fugitive Air (Lousy With Sylvianbriar)