In effetti l'ensemble di Sheffield è un'icona del post-rock inglese sin dal proprio album di debutto, The Fall of Math del 2004, in cui fecero intuire che avevano ottime idee per far evolvere questo genere fino ad allora un po' troppo statico, appunto, e raggiungendo in breve tempo band del calibro di Mogwai ed Explosions In The Sky nel cuore degli appassionati. Senza avere fino ad oggi sbagliato un colpo, con questo nuovo album rendono ancora più esplicita la svolta elettronica già accennata nei lavori precedenti, elettronica che ha il suo apice evidente nel primo singolo Prism e che caratterizza gli arrangiamenti di diversi momenti Wild Light, senza mai dimenticare i sentieri del post-rock da cui sono partiti e che rimangono oltremodo battuti anche stavolta in crescendi progressivi ed implosioni da togliere il fiato. Perchè va bene evolversi, ma i canoni del genere non possono non essere rispettati.
65daysofstatic - Prism (Wild Light)
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