martedì 7 gennaio 2014
Arcade Fire - Reflektor
C’erano una volta gli Arcade Fire. La band che ha portato alla ribalta internazionale l’indie rock - genere fino ad allora relegato negli ambienti underground - e che ha spinto i media ad occuparsi finalmente della prolifica scena musicale canadese che dopo gli immensi Joni Mitchell, Neil Young e Leonard Cohen aveva partorito ben poca roba a livello rock mainstream, se non sonore schifezze, benché nel sottosuolo si dimostrava ben più che viva.
In soli tre album, distanziati tra loro di tre anni ognuno, sono riusciti a creare un mood attorno alla loro musica diventando forse la rock band più influente degli anni 2000. Ed è stato subito amore a prima vista alle prime note di Funeral, non a caso stabilmente nelle prime 50 posizioni degli album più belli di sempre su RYM, forse esagerando un po’.
Con i successivi Neon Bible (2007) e The Suburbs (2010) Win Butler e Regine Chassagne non hanno fatto altro che confermare il loro talento di compositori di ottime canzoni e di grandi performer, coadiuvati da un gruppo di validi musicisti ad impreziosire e diversificare i suoni, con lavori sempre maggiormente apprezzati anche dal grande pubblico.
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