(dangerbird)
data di pubblicazione: 8 maggio 2012
indie rock, shoegaze
Bollati da Pitchfork, e non solo, come dei cloni spudorati degli Smashing Pumkins, i Silversun Pickups giungono al terzo album in studio e, somiglianze a parte, che pur ci sono ma che non sembrano così preponderanti, non si può non dire che abbiano partorito un ottimo lavoro, perfettamente bilanciato tra sonorità indie radio e arrangiamenti meno convenzionali. Certo, la voce di Brian Aubert non fa nulla per scansare antipatici paragoni con Billy Corgan, ma nel contesto mi sembra che ci stia particolarmente bene, e poi se la sua voce è quella...
Messe da parte le polemiche che non hanno senso di esistere passiamo all'analisi del disco, nato da riflessioni introspettive di Aubert durante un periodo solitario trascorso nel suo rifugio fuori Los Angeles, foriero di ricordi d'infanzia e tradotto in testi malinconici e atmosfere piuttosto oscure.
Brani come Make Believe, il primo singolo Bloody Mary o la struggente Sinner sono qui a confermarci un cambio stilistico per la band californiana in cui le ombre prevalgono sulle luci. Il suono della chitarra è spesso cupo se non per le stilettate tipiche del loro sound. Ogni brano mostra ad ogni ascolto risvolti differenti e arrangiamenti ricchi di idee (Skin Graph in apertura e Mean Spirited brillano in tal senso).
Neck of the Woods è un album importante per i Pickups, ricco di spunti e carico di energia. E poi non stufa tanto presto come tanta roba che c'è in giro.
Voto: 7,5
Tracklist:
01. Skin Graph
02. Make Believe
03. Bloody Mary (Nerve Endings)
04. Busy Bees
05. Here We Are (Chancer)
06. Mean Spirited
07. Simmer
08. The Pit
09. Dots and Dashes (Enough Already)
10. Gun-Shy Sunshine
11. Out of Breath
Sito ufficiale: silversunpickups.com
Facebook: www.facebook.com/silversunpickups
Label: dangerbirdrecords.com
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