data di pubblicazione: 6 marzo 2012
rock, folk

Non è il rock che è alla base di questo nuovo lavoro, bensì il folk. Springsteen rivela che le canzoni sono nate per essere suonate semplicemente con la chitarra acustica, tentando di riprendere l'atmosfera di spontaneità che era emersa nelle Seeger Sessions del 2006. Brani dalla forza interiore d'altri tempi come Easy Money o la titletrack non fanno che confermare una ritrovata vena del Boss anche dal punto di vista lirico. L'intero disco è un atto d'accusa nei confronti di chi (soprattutto gli avvoltoi della finanza) ha portato l'America e non solo nella situazione che stiamo vivendo oggi, famiglie distrutte, risparmi bruciati, persone senza più un futuro. In Death To My Hometown condanna i banchieri che hanno portato la "morte nella mia città" mentre l'amaramente ironica Easy Money racconta come si possa andare in giro per il mondo facendo soldi facili. Springsteen però ci regala anche un barlume di speranza per il futuro nel nuovo inno We Take Care of Our Own e nella commovente Land of Hope And Dreams nella quale ci si emoziona ascoltando per l'ultima volta il sax di Clarence Clemmons che ha registrato questo assolo poco prima di morire.
Tra richiami alla musica irlandese (Shackled And Drawn e la già citata Death To My Hometown), brevi incursioni nel gospel e addirittura nell'hip hop (Rocky Ground), citazioni country di Johnny Cash (We Are Alive) e le immancabili sognanti ballate, il Boss è tornato, arrabbiato, malinconicamente amaro, segnato dal dolore, ma carico più che mai.
Voto: 7,5
Tracklist:
01. We Take Care of Our Own
02. Easy Money
03. Shackled and Drawn
04. Jack of All Trades
05. Death to My Hometown
06. This Depression
07. Wrecking Ball
08. You've Got It
09. Rocky Ground
10. Land of Hope and Dreams
11. We Are Alive
Sito ufficiale: www.brucespringsteen.net
Bello, tristemente attuale.
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