Ormai sta diventando una specie di moda quella di rifarsi a certe sonorità hard rock psichedeliche anni settanta. Basti pensare a nomi quali Wolfmother, gli svedesi Graveyard, i nuovi Chickenfoot, oppure i canadesi Black Mountain e i sempreverdi Pontiak. Tutte band che hanno dato nuova linfa a questa branca del rock che rimane un po' datata ma che conta ancora un certo numero di sostenitori che non si accontentano di andarsi ripescare solo vecchi dischi pieni di muffa. Gli
Howlin Rain, con la produzione di Rick Rubin, si accodano volentieri a questo filone rilasciando l'ottimo
The Russian Wild che ha il pregio di non riproporre esclusivamente brani cloni di Led Zeppelin e Black Sabbath, ma affiancano a queste sonorità (che inevitabilmente sono presenti) anche punte di personalità insospettabili per un gruppo di questo genere. Esempio classico di quanto detto è il primo singolo estratto dall'album
Phantom In The Valley, oltre sette minuti di grande musica. Vecchi nostalgici, godete!
Howlin Rain - Phantom In The Valley (The Russian Wild, 2012)
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