martedì 24 dicembre 2013

Jonathan Wilson - Fanfare

Da qualche giorno ho iniziato una collaborazione con Radiorock.to (The Original), la web radio che mette a disposizione ogni giorno un podcast di un'ora di musica da un podcaster a rotazione. In particolare io do il mio contributo con alcune recensioni di dischi recenti nella sezione del blog.
Parto subito questa settimana con la recensione dell'ultimo album di Jonathan Wilson, Fanfare, buttandomi subito su un grandissimo album di quest'anno che volge al termine.




Con ancora nelle orecchie il quasi esordio di due anni fa – il debutto vero e proprio fu pubblicato nel 2007 nell’indifferenza più totale – un grandissimo lavoro dove la psichedelia più acida incontrava magistralmente il cantautorato americano e il blues rock anni sessanta, ci apprestiamo a celebrare l’atteso ritorno di Jonathan Wilson.

Il polistrumentista californiano sveste ancora una volta i panni di instancabile produttore - a trentanove anni è già tremendamente complicato elencare tutti gli artisti con i quali ha collaborato - e, accompagnato da un gruppo di amici pescati tra il meglio che c’è in circolazione in ambito folk rock americano e non solo, realizza un’altra collezione di splendide canzoni dallo spiccato gusto retrò che è però riduttivo considerare solo in quest’ottica...

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giovedì 19 dicembre 2013

Black Hearted Brother - Stars Are Our Home


Dopo aver posto le basi per lo shoegaze con gli Slowdive, assieme a My Bloody Valentine e Jesus and Mary Chains tra le band più importanti del genere, e quindi preso parte al nascente movimento acustico inglese (NAM) con i Mojave 3, Neil Halstead, cantautore inglese tra i più talentuosi emerso dagli anni novanta e autore anche di 3 album solisti dal 2002, mette su un nuovo progetto che prende il nome di Black Hearted Brother e si accoda alla nuova corrente psichedelica che ha nei Tame Impala forse i rappresentanti più in auge.
Ad accompagnarlo questa volta troviamo Nick Holton dei Coley Park e Mark Van Hoen dei Seefeel, entrambi vecchie conoscenze del nostro per averlo supportato nella produzione di alcuni suoi passati lavori.
La componente shoegaze e dream pop del neonato trio non è del tutto svanita, si scorgono qua e là chitarre liquide e monolitiche, ma è nel campo dello space e dello psychedelic rock che i Black Hearted Brothers si muovono. Si ascolti la traccia d'apertura (Stars Are Our Home) o una Got Your Love intrisa di elettronica per capire dove vuole spingersi il suono della band, capace di risultare ipnotica (If I Was Here To Change Your Mind) come orecchiabile (UFO), incuneandosi nei rivoli del post rock con Time in the Machine o spaziando nell'elettronica spaziale di My Baby Just Sailed Away.
Non è la tanto attesa reunion degli Slowdive, fomentata dalle date tenute a Londra in ottobre in cui Halstead si è esibito con Rachel Goswell, ma Stars Are Our Home è un altro brillante tassello nella carriera dell'artista inglese.


Black Hearted Brother - My Baby Just Sailed Away



lunedì 16 dicembre 2013

Mogwai new Album preview



Manca ormai meno di un mese alla nuova pubblicazione ufficiale su lunga durata dei Mogwai, ma già possiamo calmare, almeno in parte, la nostra sete di novità riguardanti la band scozzese grazie al rilascio di ben due singoli. Il primo, pubblicato alla fine di ottobre, si intitola Remurdered, mentre il secondo è dei primi di dicembre e prende il titolo di The Lord is Out of Control. Per quest'ultimo singolo è stato anche realizzato un video girato da Antony Crook alle Hawaii nei primi mesi dell'anno in corso.
I due pezzi, neanche a dirlo, sono favolosi e girano da tempo in loop sul mio tubo personale, tanto da propendere già da ora, in tempi di classifiche di fine anno, per un signor piazzamento in quella del prossimo.
Appuntamento per il 20 gennaio con l'uscita di Rave Tapes.


Mogwai - Remurdered

Mogwai - The Lord is Out of Control



mercoledì 11 dicembre 2013

Joan As Police Woman - The Classic (new single)



Ho molto apprezzato l'ultimo lavoro in studio di Joan Wasser, meglio nota come Joan As Police Woman, quel The Deep Field del 2011 che è risultato una perla di pop intriso di jazz e soul come raramente capita di ascoltare. Ora, a distanza di tre anni, eccola di nuovo in rampa di lancio con un nuovo lavoro, in uscita a marzo, che sarà intitolato The Classic, come il singolo appena pubblicato con tanto di video sul Tubo.
Appuntamento quindi nel 2014 e speriamo di poter godere in egual misura anche di questo futuro quinto album dell'artista americana.



martedì 10 dicembre 2013

Toy - Join The Dots



Dopo solo un anno dall'eccellente omonimo debutto su lunga distanza tornano i Toy con un nuovo album dal titolo Join The Dots
La band di Brighton è stata una delle migliori sorprese dello scorso anno con un lavoro che miscelava psichedelia, krautrock, post punk e shoegaze, riuscendo nell'intento di amalgamare bene le forti e complesse derive musicali e conferendo brillantezza alle loro composizioni. 
Con Join The Dots non spostano di molto le coordinate del sound, puntando però in alcuni momenti a brani più adulti e dai suoni più puliti lasciando le sfuriate pulsanti di kraut alle composizioni più lunghe che si rivelano comunque, per quanto mi riguarda, le migliori del disco, specialmente la titletrack, troncata però della parte migliore nel singolo, e la conclusiva Fall Out of Love, molto Hawkwind oriented.
E' svanita la sorpresa dell'esordio di un anno fa e questo seguito viene accolto con meno clamore ma, se sapranno mantenersi su questi ottimi livelli, non si farà fatica a prevedere per loro una carriera anche superiore a quella dei loro padri putativi The Horrors.





mercoledì 4 dicembre 2013

Quasi - Mole City





Dopo una breve parentesi in trio, durata un solo album e il successivo tour con l'ingresso in formazione della bassista Joanna Bolme, i Quasi, Sam Coomes (voce, chitarra, basso e tastiere) e Janet Weiss (voce e batteria), tornano ad essere una coppia - almeno professionalmente visto che nella vita non lo sono più dal 1995 - e per festeggiare l'occasione pubblicano il primo doppio album di una carriera ormai ventennale e se a più di qualcuno possano venire in mente i White Stripes sappiate che i ben più famosi ex coniugi White sono di qualche anno successivi al duo di Portland, anche dal punto di vista sentimentale.
Musicalmente parlando, siamo nel campo dell'indie rock psichedelico, con brani tirati, divertenti, grezzi e facilmente inquadrabili già al primo ascolto, come i primi due in scaletta scelti come singoli e che potete ascoltare qui sotto, tra i quali si incastrano alcuni episodi più introspettivi che raramente mancano negli album dei Quasi. Si tratta di un lavoro lungo ma non eccessivamente, più di un'ora di musica divisa in due cd o vinili, ma si lascia ascoltare e riascoltare molto volentieri grazie anche ad un talento nel songwriting che colpisce per la sua freschezza e il gusto di non voler stupire ad ogni costo.


Quasi - You Can Stay But You Gonna Go (Mole City)

Quasi - See You On Mars (Mole City)



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