venerdì 18 novembre 2011

Uscite del 2011 (prima parte)

Siamo giunti alla seconda puntata di questa blog radio e oggi vi propongo diverse novità di questo 2011 sinora molto ricco di uscite interessanti. Cominciamo subito con un album uscito a febbraio: Hardcore Will Never Die, But You Will degli scozzesi Mogwai. Parliamo di una band considerata probabilmente come la più influente nel panorama post rock mondiale. Il settimo album in studio tenta di discostarsi per quanto possibile dai canoni del genere, anche se in alcuni brani si sente tutto il suono che li ha resi conosciuti. E' il caso del primo singolo nel quale i nostri fanno vedere che il loro marchio di fabbrica non si è perduto. Con Rano Pano, i Mogwai




Proprio nello stesso giorno, il 14 febbraio, viene pubblicato anche il nuovo, bellissimo album di PJ Harvey: Let England Shake con il quale taglia il traguardo dei 20 anni di carriera. Registrato in un chiesa e dedicato agli orrori delle guerre e ai comportamenti riprovevoli della sua patria, l'Inghilterra appunto, l'album risulta musicalmente meno intimistico dei precedenti e più vario negli arrangiamenti. Nel brano che stiamo per ascoltare PJ suona addirittura una arpa elettronica e questo ne è il sorprendente risultato:


Un'altra artista che ha pubblicato il suo lavoro all'inizio di quest'anno è Lucinda Williams. Cantautrice rock, folk americana della Luisiana, non è molto conosciuta dalle nostre parti anche se è arrivata ormai al suo decimo album in studio in oltre 30 anni di carriera. E quest'album ne è un saggio che consiglio a chi ama queste sonorità. Ci gustiamo il primo video estratto: Seeing Black

 

Cambiamo genere il video che stiamo per vedere, tratto dall'album di debutto del trio inglese Esben And The Witch, è davvero inquietante. La canzone altrettanto e l'intero album, anche se alla lunga risulta un po' ripetitivo, rappresenta comunque un vero colpo nell'ambito della musica dark pop d'oltremanica. Dall'album Violet Crisis ci ascoltiamo (e soprattutto guardiamo) Marching Song.


Siamo arrivati al sesto album per Iron And Wine pseudonimo dell'artista statunitense Samuel Beam e stavolta, per quanto mi riguarda, ha davvero fatto il botto. L'ho letteralmente consumato nel lettore. E tutte e 10 le canzoni contenute valgono sicuramente l'acquisto. Il video che ho selezionato mostra il brano Big Burned Hand in una versione diversa da quella dell'album, solo chitarra acustica e voce, una vera perla.


Da uomo barbuto ad altro uomo barbuto, Guy Garvey cantante degli Elbow, gruppo che per me è un po' un mistero. Sin dall'ottimo debutto Asleep in Back del 2001 fino all'ultimo Build a Rocket Boys non hanno mai sbagliato una mossa, ma nonostante ciò rimane un gruppo di nicchia. Questa The Birds, di cui non è stato fatto ancora un video e quindi la ascoltiamo senza immagini, è poi un piccolo capolavoro nascosto. Se volete potete anche scegliere la versione live, che ci fa vedere il gruppo dal vivo però non rende totalmente merito alla musica.


Passiamo ad un altro disco che ho faticato a togliere dal lettore: The King is Dead dei Decemberists, apparso a sorpresa nei negozi proprio ad inizio anno. Dico a sorpresa perché, dopo la svolta quasi progressive della rock opera precedente, The Hazard of Love, che a dire il vero ha fatto storcere il naso a qualcuno (non a me che anzi ho adorato anche quel lavoro), tornano alle origini con un folk rock di più immediata assimilazione e ne guadagnano sicuramente in freschezza e fruibilità. Questa è Calamity Song


Ancora chitarre acustiche ma per lui, che era solito 'rompere' il muro del suono con una fender, è una inaspettata novità. Senza l'apporto di Barlow e Murph (Dinosaur Jr per chi non lo sapesse), il biondissimo J Mascis si ripresenta da solo con un album quasi interamente suonato con la chitarra acustica sulla quale si staglia la sua inconfondibile voce. E il risultato non è per niente male. Da Several Shades of Why ascoltiamo Is It Done.



Una piacevole sorpresa per me in quanto non la conoscevo prima di questo album, e siamo giunti al suo terzo, è stata Joan As Police Woman, alias Joan Wasser, poliedrica artista proveniente dallo stato del Maine. Un lavoro che fonde indie, pop, jazz e soul in un'alchimia sonora raffinata e allo stesso tempo di grande impatto. Da questo meraviglioso The Deep Field abbiamo pescato The Magic che è anche il primo singolo. Ma vi assicuro che gli altri brani meritano altrettanto.



Il prossimo pezzo é tratto da uno degli album più attesi dell'anno. La nuova fatica dei Radiohead è quanto di più lontano dal rock essi abbiano mai prodotto. Un album per niente facile, oscuro, impenetrabile, dove l'elettronica sembra prevalere sul resto e la forma canzone un lontano ricordo. 
Forse il pezzo meno ostico è Lotus Flower nel cui video possiamo ammirare un Tom Yorke ballerino come non avremmo mai immaginato.


L'8 marzo è uscito l'ultimo album dei REM, ultimo nel vero senso della parola, visto che a settembre hanno annunciato al mondo il loro scioglimento. Collapse Into Now non aggiunge molto altro alla loro carriera, ma ci regala altre 12 canzoni in perfetto stile REM. Questo è il video di Uberlin.



Un'altra perla di questo 2011 estremamente ricco di ottime uscite è rappresentata dal nono lavoro in studio dei Low: C'mon. Ancora una volta è l'ipnotica lentezza tanto cara alla band a prendere il sopravvento in un album comunque ricco di intensità e contenente almeno quattro brani memorabili. Ce ne ascoltiamo uno, Especially Me, caratterizzata da un'andatura in costante crescendo e un cantato malinconico ed evocativo.



La prima metà dell'anno ci regala anche il secondo full length dei Fleet Foxes, Helplessness Blues, dopo l'omonimo del 2008 che è stato menzionato da tutte le riviste del settore come tra i migliori di quell'anno.
Pur non ricalcando pari pari i dettami del debutto, il quintetto di Seattle ha saputo ripeterne il successo imprimendo uno stile personalissimo fatto di armonie vocali, che ormai può essere definito come il loro marchio di fabbrica, di cui Grown Ocean, che stiamo per ascoltare ne è un esempio.


Nel sempre vivo panorama della musica folk inglese peschiamo The Unthanks, un trio di vocalist dalle voci eteree, che giunte al quarto album, e vincitrici di diversi premi dedicati al loro genere, provano ad uscire dal sottobosco con questo lavoro assolutamente sopra alla media. Se vi piace il genere vi consiglio di approfondire, visto che si possono trovare diversi video in cui le nostre danno prova della loro bravura. Per adesso le ammiriamo in una riuscitissima cover dei King Crimson: Starless


Passiamo ad un album di puro post rock con gli Explosions In The Sky. In Take Care, Take Care, Take Care c'è tutta l'essenza della loro musica, composizioni mediamente lunghe che vanno dal silenzio totale alla violenza totale, così come amano dire da sempre. Come tradizione vuole, senza alcun ausilio della voce, dal Texas gli Explosions in The Sky con Trembling Ends.


Rimaniamo nel Texas dove verso la fine degli anni '90 si forma una band dal nome lunghissimo: ...And You Will Know Us By The Trail of Dead, abbreviato spesso in Trail of Dead per ovvi motivi. A gennaio è uscito il loro settimo album, Tao of The Dead. Siamo nel campo di un alternative rock spesso magniloquente, comunque molto originale. Per darvi un assaggio di questa band ascoltiamo Summer of All Dead Soul.


Siamo quasi in dirittura di arrivo e prima della conclusione diamo spazio ad un gruppo Maliano di origine Tuareg che ci dimostra come oramai ogni cultura si cimenta con il rock, pur contaminandolo con la musica delle loro tradizioni, e lo fa pure bene. Ne sono un esempio i Tamikrest che giungono al secondo lavoro con Toumastin da cui estraiamo l'ipnotica Aratan n Tinariwen.


Concludiamo con i Foo Fighters, autori di un album meno scontato di quello che si poteva pensare. Più 'duro' del solito e di certo la migliore tra le ultime produzioni della band di Dave Growl. Vi lascio al primo singolo Rope che si presenta come una vera mazzata sui denti, perfetto per salutarci e rimandarvi a venerdì prossimo con una trasmissione tutta dedicata ad una musica un po' più hard.


1) Mogwai - Rano Pano
2) PJ Harvey - The Words That Maketh Murder
3) Lucinda Williams - Seeing Black
4) Esben And The Witch - Marching Song
5) Iron And Wine - Big Burned Hand
6) Elbow - The Birds
7) The Decemberists - Calamity Song
8) J Mascis - Is It Done
9) Joan As Police Woman - The Magic
10) Radiohead - Lotus Flower
11) R.E.M. - Ueberlin
12) Low - Especially Me
13) Fleet Foxes - Grown Ocean
14) The Unthanks - Starless
15) Explosions In The Sky - Trembling Ends
16) Trail Of Dead - Summer Of All Dead Souls
17) Tamikrest - Aratan N' Tinariwen
18) Foo Fighters - Rope





Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...