lunedì 17 settembre 2012

Dinosaur Jr - I Bet On Sky

Album della settimana

Parte la prima canzone, Don't Pretend You Didn't Know, e il suono inconfondibile della chitarra e della voce di J Mascis ci avvolgono come sempre accade quando nel lettore infiliamo un disco dei Dinosaur Jr. Qualunque esso sia. Ed è proprio questo per alcuni il punto di forza di questa band mentre per altri il vero limite. Ma chi li ama li vuole così e probabilmente sarebbe impensabile per Mascis, Barlow e Murph esplorare nuovi orizzonti. Il Wall of Sound è sempre lo stesso sin dal 1985 e i fans non chiedono altro che vedere la bionda chioma del leader china sul suo strumento a macinare riff su riff. A dire la verità il succitato primo brano, arrivato a metà, piazza lì un pianoforte di sottofondo che così, a memoria, dovrebbe essere un'assoluta novità per la band del Massachussets. Proprio dove non ce lo aspettiamo, durante uno dei soliti assoli di J Mascis. A parte questo divertissement, l'album scivola via con una ricetta estremamente collaudata fatta di ballate dove spiccano la voce malinconica di J (e ancora una volta il pianoforte, in Stick a Toe In) e il basso sempre sporco di Lou, e brani più veloci, mai velocissimi, che avranno un grande impatto dal vivo.
Gil spunti più bizzarri del lotto sono come sempre i brani a firma Lou Barlow (Rude e Recognition), cantati dal bassista stesso, due diversivi azzeccatissimi, per permetterti di godere appieno del monolite ruvido e grezzo realizzato dal trio.
I Bet On Sky, terzo album dopo la reunion del 2005, riesce a raggiungere e forse anche a superare l'ottimo Beyond (Farm era un gradino più in basso), piazzandosi tra i vertici di una discografia con pochissime ombre, per una delle band più coerenti dell'intero panorama musicale.


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