sabato 21 gennaio 2012

Matilda Father On Air #3



The Who - Baba O' Riley (Who's Next, 1971)

Ben tornati ad ascoltare le playlist di Matilda Father on Air. Oggi abbiamo aperto con un famosissimo brano degli Who, che ultimamente Hugh Laurie ha contribuito a far riscoprire alle nuove generazioni grazie ad una scena memorabile del Dr. House. Una canzone negli anni cannibalizzata negli accordi da una miriade di artisti e ultimamente plagiata (o citata) addirittura nel riff iniziale.


Funkadelic - Who Says a Funk Band Can't Play Rock (Maggot Brain, 1971)

Erano i Funkadelic con un brano dal loro album "Margot Brain" nel quale funk e rock si miscelano alla perfezione creando sonorità mai più raggiunte da altri.
Proseguiamo con un gruppo che impara la lezione dei Funkadelic e ne implementa i suoni aggiungendo blues e jazz. Sono gli Steely Dan con "Black Cow".


Steely Dan - Black Cow (Aja, 1977)

Andiamo ancora più indietro nel tempo con un brano scritto da Van Morrison, qui nella versione originale interpretata dai suoi Them. "Gloria"


Them - Gloria (The Angry Young Them, 1965)

Brano coverizzato da tantissimi artisti nel corso del tempo. Ma la versione probabilmente più conosciuta rimane quella di Patti Smith, che qui però ascoltiamo con un altro suo successo: "Dancing Barefoot"




Patti Smith - Dancing Barefoot (Wave, 1979)

Andiamo avanti con i Television il cui leader Tom Verlaine ha avuto intrecci sentimentali e artistici proprio con Patti Smith. Da Marquee Moon ci ascoltiamo la traccia che dà il titolo all'album, una lunga, cerebrale e psicotica semi suite nella sua versione estesa, dove unica protagonista è la chitarra di Verlaine.




L'anno successivo esce uno dei maggiori e più celebrati album di Bruce Springsteen dal quale ascoltiamo "The Promised Land" 


Bruce Springsteen - The Promised Land (Darkness on the Edge of Town, 1978)

Uno dei brani cosiddetti minori che però il Boss non manca quasi mai di suonare in concerto.
Torniamo ancora indietro nel tempo al 1970 anno in cui, tra gli altri, esce il capolavoro dei Traffic "John Barleycorn Must Die" da cui peschiamo "Freedom Rider"


Traffic - Freedom Rider (John Barleycorn Must Die, 1970)

E in successione mandiamo anche la bellissima Genesis di Jorma Kaukonen, ex chitarrista di Jefferson Airplane e Hot Tuna.


Jorma Kaukonen - Genesis (Quah, 1974)

Il prossimo è uno dei maggiori successi dei Fleetwood Mac: "Dreams"


Fleetwood Mac - Dreams (Rumors, 1977)

Per un solo brano sfociamo negli anni '80 per poi ritornare immediatamente nei '70. E lo facciamo con un gruppo, gli Stranglers, che ha avuto proprio nei '70 i suoi momenti migliori. Ma questo "Golden Brown" è uno dei miei brani preferiti della band inglese.


The Stranglers - Golden Brown (La Folie, 1981)

Con gli Stranglers sono stati protagonisti della scena punk e new wave a cavallo degli anni '70 e '80. Loro sono i Blondie con "One Way Or Another"


Blondie - One Way Or Another (Parallel Lines, 1978)

Stesso anno, altro grande successo. Con "Take Me to the River", David Byrne e i Talking Heads





Uno che con la sua voce calda e suadente avrebbe fatto faville nelle annate della new wave e che purtroppo non ci è arrivato è Jim Morrison che con i suoi Doors ha fatto comunque in tempo a regalarci sei album indimenticabili, l'ultimo dei quali, registrato poco prima della sua morte, porta il titolo di questa canzone: "L.A. Woman"


The Doors - L.A. Woman (L.A. Woman, 1971)

Nello stesso periodo in cui i Doors cominciarono a farsi conoscere, sempre negli Stati Uniti nasce un altra grandissima formazione dall'incontro tra John Cale e Lou Reed, portata al successo da Andy Warhol grazie, tra le altre, all'intuizione di una copertina mitica che ne accompagna il debutto. Debutto nel quale viene inserita questa canzone:


Velvet Underground - Venus In Furs (The Velvet Underground & Nico, 1967)

La prossima è la title track del secondo album di David Bowie, "Space Oddity", da cui è partita una grandissima carriera fatta di successi in tutte le epoche del rock.




Un altro grandissimo del periodo d'oro dell'epopea rock è stato Robert Wyatt, che dopo aver lasciato i Soft Machine ha fondato una band dal nome simile che nell'assonanza vorrebbe dire la stessa cosa: Matching Mole (Matching Mole = macchina molle = Soft Machine). Due soli album rilasciati a nome di questa band, il primo dei quali si apre con questa splendida canzone


Matching Mole - O Caroline (Matching Mole, 1972)

Chiudiamo la puntata di oggi, tutta dedicata alle nostre radici, con una registrazione alla BBC fatta dai Pink Floyd che eseguono una "Fat Old Sun" estremamente dilatata.
Grazie a tutti e alla prossima.




Pink Floyd - Fat Old Sun (BBC Live, 1970)


Playlist completa
1) The Who - Baba O Riley (Who's Next, 1971)
2) Funkadelic - Who Says a Funk Band Can't Play Rock (Maggot Brain, 1971)
3) Steely Dan - Black Cow (Aja, 1977)
4) Them - Gloria (The Angry Young Them, 1965)
5) Patti Smith - Dancing Barefoot (Wave, 1979)
6) Television - Marquee Moon (Marquee Moon, 1977)
7) Bruce Springsteen - The Promised Land (Darkness on the Edge of Town, 1978)
8) Traffic - Freedom Rider (John Barleycorn Must Die, 1970)
9) Jorma Kaukonen - Genesis (Quah, 1974)
10) Fleetwood Mac - Dreams (Rumors, 1977)
11) The Stranglers - Golden Brown (La Folie, 1981)
12) Blondie - One Way Or Another (Parallel Lines, 1978)
13) Talking Heads - Take Me to the River (More Songs About Buildings And Food, 1978)
14) The Doors - L.A. Woman (L.A. Woman, 1971)
15) Velvet Underground - Venus In Furs (The Velvet Underground & Nico, 1967)
16) David Bowie - Space Oddity (Space Oddity, 1969)
17) Matching Mole - O Caroline (Matching Mole, 1972)
18) Pink Floyd - Fat Old Sun (BBC Live, 1970)



Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...